Mi è sembrato un titolo consono al tema che tratteremo ma, a mo’ di prologo, ricordo che, come potete vedere dalle locandine, è iniziato il concorso fotografico e sono aperte le iscrizioni per la cena in rosso. Per chi volesse, la storia del tempio del donatore, si trova in modo più particolareggiato sul sito (https://www.tempiodonatore.it/). Quale Musa ispiratrice toccò le menti che ebbero l’idea originaria? Correva l’anno 1958. Dalla sinergia e dalla sensibilità di Giovan Battista Cecchella, primo presidente dell’Avis della celebre Valdobbiadene e del cappellano locale, Vittorio Gomiero, prese il via il tempio. In quegli anni di guerra fredda l’obiettivo era celebrare la pace e la fratellanza, frutti dell’impegno degli avisini proprio in un luogo dove, durante gli anni della Grande Guerra, il sangue era stato sparso con violenza e odio.

Infatti sulle pendici del monte Cesen vi era una guarnigione austro-ungarica che frenava l’avanzata italiana. Il sindaco, Isidoro Grigoletto, fu così entusiasta della proposta da offrire il terreno alla parrocchia e da nominare l’Avis locale in qualità di comitato per la realizzazione. Dopo l’idea, il progetto richiederà quattro quattro anni di stesure, finché il 16 ottobre 1962 fu possibile benedire la prima pietra.

Non a caso le pietre delle fondamenta furono prelevate dal Piave, luogo simbolo della Prima Guerra Mondiale. Le difficoltà economiche e organizzative rallentarono i lavori. Nel 1966 morì, infatti, Cecchella, sostituito da Lorenzo Dalla Longa, come presidente Avis, e da Alvise Dall’Armi, come presidente del Comitato. Entrambe le figure si adoperarono per reperire i fondi necessari e completare la costruzione. Il 16 settembre fu ufficialmente dedicato il tempio intitolato al Sangue preziosissimo di nostro Signore. A presiedere fu mons. Bortignon, vescovo di Padova, diocesi che ha competenza su questo luogo. Durante la cerimonia si poterono contare oltre 400 associazioni. E questo fu solo l’inizio.
Ricordiamo che chiunque volesse aiutare nell’organizzazione delle attività ordinarie e straordinarie è bene accetto. Invitiamo a devolvere il 5 per mille all’atto dell’annuale dichiarazione dei redditi. Codice fiscale 97002820179. Anche questo è un modo per sostenere Avis.
Marco Venturini
