Confesso a voi, affezionate lettrici e lettori, che questo articolo non sarà farina del mio sacco, ma mi è sembrato così interessante da proporlo alla vostra attenzione come meditazione estiva. Per chi volesse leggerlo nella sua interezza può consultarlo nella rivista nazionale Avis SOS (1/2023) [Giulio Sensi, Il costo della non collaborazione, p.25].

Come garantire il successo di un’organizzazione di volontariato? L’autore ritiene che la chiave sia la collaborazione. Gli effetti positivi sono a cascata: clima sereno e disteso, minore conflittualità, maggior numero di volontari, in particolare giovani, rapporti con altre associazioni e riconoscimento pubblico. In questi contesti è più facile avere creatività e progettare azioni più innovative.

Come è possibile aumentare questa buona prassi? Sarebbe necessario imporsi la collaborazione in tutti i momenti della vita organizzativa tanto che ogni aspetto dovrebbe essere preso in carico da più persone. In questo modo sarebbe ridotto il rischio di pensare al bene universale ma agire per scopi personali o, per lo meno, settari. Del resto il mondo del volontariato è vissuto e portato avanti da persone con gli splendori e le miserie che caratterizzano tutti. E ora … meditiamo in pace!

Invitiamo a devolvere il 5 per mille all’atto dell’annuale dichiarazione dei redditi. Codice fiscale 97002820179.

Anche questo è un modo per sostenere Avis.

Marco Venturini